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progetto lago urbano a ex ippodromo Le Mulina di Alessandro Busà

Lago Urbano
Ex ippodromo Le Mulina, Firenze

Firenze, 12 Aprile 2024 | Aggiornato 14 Maggio 2024

La riqualificazione dell’area ex ippodromo Le Mulina in via del Pegaso, nello storico Parco delle Cascine a Firenze vuole essere un progetto-pilota che rappresenti il primo step di una completa riqualificazione di questo parco monumentale che ormai da anni versa in uno stato di profondo degrado.

Ho presentato l'idea progettuale nell'ambito delle iniziative "Firenze: Cascine, Ambiente e Parco Fluviale dell'Arno" e "Per una Firenze che respira Verde" promosse dalla lista civica AnimaFirenze 2030 rispettivamente il 3 ed il 21 Maggio 2024.

L'ex ippodromo del trotto Le Mulina, uno degli impianti di antichi d' Italia, ha chiuso i battenti nel 2012, dopo 121 anni di storia. Nonostante le molte speranze dei cittadini, più volte disilluse dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute fino ad oggi, nel 2024 è ancora un luogo abbandonato e di profondo degrado. 

L'intenzione progettuale a basso impatto prevede la creazione di un lago urbano, in parte attrezzato, nel solco della vecchia pista di corsa dell’ippodoromo (circa 24.000 mq), circondato da una superficie verde e parzialmente edificata di circa 70.000 mq oggi disponibile nell'area.  La parte Nord-Est del lago, la più vicina all'attuale ingresso da Via del Pegaso, potrà accogliere attività ricreative e sportive all'aperto (per es. canoa e barchette a noleggio), mentre la parte di Nord-Ovest sarà dedicata a passeggiate, hiking, percorsi a cavallo, bird watching e attività didattiche a contatto con la natura.

 

 

 

 

 

 

Le edificazioni storiche esistenti delle scuderie, magazzini e fienili (lato Nord), rinnovate e complementate da strutture aggiuntive sostenibili e di basso impatto visivo, ospiteranno le nuove funzioni ricreative e di servizio. Le strutture di più moderna costruzione (balconata e ingresso del complesso dell'Arch. Vietti Violi, incluse  tribune e parterre con 1.500 posti a sedere, risalenti al 1954) potranno essere restaurate alla loro vecchia gloria e restituite alla cittadinanza come spazio polifunzionale e contenitore di servizi (sale per eventi, auditorium, servizi gastronomici, ricreativi, culturali) alla nuova area, o sostituite da una nuova struttura architettonica di basso impatto. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Daderot, CC0, via Wikimedia Commons

E' da verificarsi se il lago urbano potrebbe essere alimentato dall'adiacente torrente Mugnone (a circa 30 metri di distanza dal fronte Nord-Ovest del lago) o dallo stesso fiume Arno (a circa 400 mt di distanza), per assicurare un apporto costante di acqua che insieme alla perdita attraverso l'evapotraspirazione favorisca il movimento dell'acqua all'interno del bacino, per prevenire la stagnazione delle acque e l'insediamento di insetti dannosi.  

 

Saranno inoltre essenziali in fase preliminare indagini geologiche e di ingegneria idraulica e ambientale per stabilire se un simile lago possa svolgere la funzione di  infrastruttura verde/blu atta a catturare, immagazzinare, filtrare, purificare e rilasciare gradualmente l'acqua piovana, riducendo così il flusso verso i sistemi di raccolta e drenaggio delle acque meteoriche urbane (e permettendo così l'irrigazione dell'area stessa). In questo modo il lago potrebbe avere la funzione di eliminare, attraverso la sedimentazione e il processo di fitodepurazione, alcuni inquinanti trasportati dall'acqua piovana, oltre a ridurre il rischio di esondazioni grazie alla funzione di bacino d'espansione che potrebbe essere resa possibile grazie alla possibilità di riempimento oltre il limite normale delle aree usate come laguna naturale.

L'introduzione di varie specie vegetali in diverse profondità delle aree, unita alla presenza di alberi lungo le sponde, che creino zone con diversa esposizione solare, contribuiranno alla formazione di nuovi habitat. La vegetazione costituita in gran parte da specie autoctone svolgerà un' importante funzione ecologica, favorendo la rigenerazione delle acque e la conservazione della biodiversità. Le rive del lago saranno popolate con arbusti ed alberi tipici della zona palustre mediterranea ed offriranno un habitat perfetto per la fauna limicola palustre, come ad esempio: germani reali, airone cenerino, gallinelle d'acqua, etc., che potranno così nel tempo nidificare nelle zone non consentite al pubblico passaggio.

Il materiale di scavo sarà riutilizzato per generare aree ad altezza variabile rispetto al livello dell'acqua, favorendo  la formazione di habitat differenziati, e contribuendo a creare un paesaggio dinamico. 

Paul Glazzard / The Reed Pond / CC BY-SA 2.0                                                            Misalalic, CC BY-SA 4.0

sintesi:

  • Un progetto-pilota che rappresenti il primo step per una riqualificazione del Parco delle Cascine.    

  • Riqualificazione dell'ex ippodromo Le Mulina dopo anni di degrado e abbandono.

  • Una nuova oasi di ristoro nel cuore della città, dove sostare immersi nella natura

  • Un lago urbano circondato dal verde per attività ricreative, sportive e didattiche a contatto con la natura.

  • Retrofit sostenibile delle architetture esistenti per ospitare funzioni ricreative e di servizio, offrendo uno spazio polifunzionale alla comunità.

  • Potenziale di infrastruttura verde/blu per ridurre il flusso delle aque verso i sistemi di raccolta urbani.

  • Conservazione e incremento della biodiversità tramite la formazione di nuovi habitat per flora e fauna.

evento di presentazione progetto lago urbano a ex ippodromo Le Mulina di Alessandro Busà
progetto lago urbano a ex ippodromo Le Mulina di Alessandro Busà
 urban lake project at the former Le Mulina racecourse by Alessandro Busà
 urban lake project at the former Le Mulina racecourse by Alessandro Busà
 urban lake project at the former Le Mulina racecourse by Alessandro Busà
 urban lake project at the former Le Mulina racecourse by Alessandro Busà
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